BREXIT, caos doganale: rischio aumento dei prezzi

“I ministri devono riavviare immediatamente i negoziati commerciali con Bruxelles per risolvere la serie sconcertante di norme e regolamenti post-Brexit che ora minacciano gran parte del commercio di esportazione del Regno Unito verso l'UE”, questo quanto hanno affermato i principali gruppi imprenditoriali.

Le organizzazioni di produzione e commercio britanniche hanno incontrato giovedì il ministro del Gabinetto Michael Gove in una sessione di emergenza per discutere i problemi derivanti dall'accordo concluso da Boris Johnson con l'UE a Natale. Il primo ministro lo aveva definito essere un accordo a "tariffa zero" e "quote zero" che consentirebbe un accesso semplice e gratuito al mercato unico.
Ma a meno di un mese di distanza, tuttavia, l'uscita della Gran Bretagna dall'UE sembra essere tutt'altro che indolore.

Una delle figure di spicco coinvolte nei colloqui con Gove ha descritto il nuovo regolamento come uno "spettacolo di merda completo". Un altro ha detto che Gove sembrava "molto preoccupato" dopo una settimana in cui Marks & Spencer era tra le aziende leader ad avvertire che una maggiore burocrazia avrebbe aumentato i costi. Gove sembra rendersi conto della piena gravità della situazione che si sta svolgendo e che sembra destinata a peggiorare.

Gove ha ammesso che ci sarebbero state "significative interruzioni aggiuntive" ai confini del Regno Unito a seguito dei cambiamenti doganali della Brexit, interruzioni che si verificheranno nelle prossime settimane.

Nella prima settimana dopo che il Regno Unito ha lasciato sia il mercato unico che l'unione doganale, l'azienda di pacchi DPD ha sospeso alcuni dei suoi servizi, la libreria Waterstones ha interrotto le vendite ai clienti nell'UE ei pescatori del Regno Unito hanno avvertito che non potrebbero essere in grado di vendere i loro prodotti freschi nei mercati dell'UE a causa di ritardi alle frontiere.