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Brexit, Johnson: colloqui in situazione grave. Le richieste dell'UE sono irragionevoli

Pubblicato/aggiornato: 18 Dicembre 2020
Boris Johnson ha telefonato a Bruxelles la scorsa notte in mezzo a un nuovo stallo della Brexit e la posizione dell'UE sulla concorrenza sleale è stata dichiarata praticamente "offensiva", mentre sono fallite anche le offerte per rompere lo stallo della pesca.
 
Il primo ministro ha ammesso che i colloqui sono in una "grave situazione" e che potrebbero crollare a meno che l'UE non cambi le sue "richieste irragionevoli".
 
Bruxelles, che originariamente suggeriva una transizione di dieci anni per il Regno Unito per riprendere il pieno controllo dei suoi stock ittici, l'ha ridotta a otto anni. Ma i negoziatori britannici hanno suggerito tre anni.
 
Inoltre l'UE vuole esentare più di 680 miliardi di sterline che spende per sovvenzionare le industrie del continente mentre chiede il diritto di punire la Gran Bretagna per una spesa simile in aiuti di Stato. Il primo ministro ritiene che queste richieste oltraggiose sugli aiuti di Stato potrebbero significare che non ci sarà alcun accordo entro il 31 dicembre.
 
Una fonte ha dichiarato: "Quello che ci chiedono di firmare è al limite dell'offensiva".
 
Se la Gran Bretagna aderisse ai termini, l'UE sovvenzionerebbe la produzione di industrie di nicchia, come quelle delle auto elettriche in Europa, ma se il Regno Unito offrisse un sussidio simile alle imprese qui, Bruxelles potrebbe imporre blocchi commerciali.
 
Johnson ha chiamato il capo della CE Ursula Von Der Leyen, dicendo: "Le grandi differenze devono essere colmate, in particolare sulla pesca e superarle sarà molto impegnativo”.
 
Downing Street ha dichiarato: "Anche se il divario si è ridotto, alcuni punti fondamentali rimangono difficili", mentre per quanto riguarda la questione della pesca ha aggiunto: "L'UE semplicemente non è ragionevole e se ci deve essere un accordo, le condizioni dovranno cambiare in modo significativo".
 
Eppure il capo negoziatore dell'UE Michel Barnier ha twittato che sono stati compiuti "buoni progressi" con la possibilità di una svolta.
  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    18 Dicembre 2020