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Cibimarket: come la Brexit sta cambiando l'import del cibo italiano in UK

Pubblicato/aggiornato: 31 Gennaio 2021
Con l'entrata in vigore della Brexit, molte cose stanno cambiando.
Abbiamo intervistato Daniela e Luigi di Cibimarket, azienda che si occupa dell'importazione di prodotti alimentari italiani in UK.

Da quanto è aperta la vostra attività e in quante persone ci lavorano?
Abbiamo aperto la nostra attività nel 2015 ed attualmente ci lavorano 6 persone di organico più i rappresentati esterni, oltre al personale stagionale nei periodi in prossimità di Pasqua e Natale in cui c’è più lavoro.

Perchè avete deciso di avviarla?
La nostra è un’attività di famiglia. Ne avevamo una molto simile in Italia che abbiamo deciso di chiudere nel 2013, anno in cui ci siamo trasferiti in UK, in quanto in quel periodo in Italia c’erano diverse problematiche legate alla concorrenza e alla crisi economica. Avendo già le compenze nel settore, conoscendo le esigenze del mercato ed amando il lavoro nel settore dell’import e del cibo italiano, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura aprendo un’azienda qui in Inghilterra.
 
Quali sono i maggiori problemi incontrati con la Brexit?
Inanzitutto la confusione generale e l’incertezza sul da farsi. È come se questa cosa fosse arrivata tutta in una volta, all’improvviso, e con poca informazione su tutte le varie procedure da espletare. Questo causa sicuramente dei ritardi, perchè sia i produttori che i trasportatori non sanno esattamente come muoversi.
Un altro problema è legato alla burocrazia, la quale in un certo senso sta anche contribuendo a scoraggiare le imprese, i produttori e le esportazioni dall’Italia verso l’Inghilterra. Adesso ci sono due dogane, una all’entrata e una all’uscita, e questo comporta una serie di documentazioni da produrre ogni volta e la conoscenza di determinati codici doganali per ogni singolo prodotto, oltre a tutta una serie di tasse da pagare per ogni prodotto. Tutto questo sta causando un rallentamento significativo nell’esportazione ed importazione dei prodotti scoraggiando sia le nuove che le vecchie aziende.
 
Quali sono le procedure burocratiche a cui i prodotti sono ora sottoposti per poter entrare nel Regno Unito?
Oltre alla documentazione necessaria per le dogane, vengono fatti dei controlli specifici sulla merce: ogni prodotto ha un determinato codice e se per esempio, esportamo alcolici o altri prodotti particolari, questi hanno bisogno a loro volta di una documentazione specifica. 
Come minimo ogni volta ci vogliono almeno 4 o 5 documenti di accompagnamento dall’Italia.
Le persone che si occupano di tutta la documentazione e che facciano da intermediari prima che il prodotto possa arrivare a destinazione ora sono diverse e i piccoli negozi che qui in Inghilterra prima compravano direttamente dal produttore, ora sono costretti a passare per forza attraverso a delle aziente un po’ più grandi che hanno la capacità di importare.
 
Quali sono i prodotti più ricercati oggi?
I prodotti tipici della cucina italiana continuano ad essere i più richiesti, come pasta, biscotti e farina. Stanno iniziando a prendere piede anche prodotti più specifici e tipici delle regioni italiane che inizialmente erano meno conosciuti, come dolci, confetture, salumi e formaggi. Inoltre, stagionalmente, c’è richiesta per i prodotti legati alle festività, come il pandoro, il panettone e la colomba. Quest’anno, nel periodo natalizio, sono stati acquistati molti pandori e panettoni, soprattutto quelli più costosi, in quanto piace l’idea di regalare un prodotto culinario italiano.
 
Come scegliete i vostri prodotti e le aziende con cui collaborare?
Sostanzialmente è il mercato a dirci cosa cercare e scegliamo i nostri fornitori in base alle richieste dei clienti. In linea generale scegliamo sempre prodotti di media/alta qualità. Inoltre in questo periodo, date le difficoltà provocate dalla Brexit, stiamo cercando di dare una mano alle piccole aziende italiane aiutandole attraverso la nostra struttura ad esportare i loro prodotti qui in Inghilterra.
 
Nel Regno Unito avete un negozio o un punto dove la gente può recarsi per acquistare i vostri prodotti?
Il nostro sito è la nostra vetrina dove potete acquistare tutti i prodotti. Come punto fisico abbiamo il nostro magazzino vicino a Brent Cross dove abbiamo un discreto assortimento di prodotti.
  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    31 Gennaio 2021