Regno Unito, caso Everard, lo sfogo di una connazionale: "uomini, dove abbiamo sbagliato con voi?"


Uomini, diteci, dove abbiamo sbagliato con voi?
Cosí inizia lo sfogo di un'italiana residente nel Regno Unito a seguito dell'omicidio di Sarah Everard per mano di Wayne Couzens.
Negli ultimi giorni la cronaca inglese ha visto come protagonista l'omicidio di Sarah Everard di 33 anni. La giovane, rapita a Clapham, è svanita nel nulla dopo aver lasciato la casa di una sua amica.
Accusato dell'omicidio è un padre di due figli, ufficiale della protezione diplomatica del MET, di 48 anni, arrestato con l'accusa di rapimento, omicidio e atti osceni.
Tanti i commenti d'indignazione sui gruppi social degli italiani nel Regno Unito. Tra tutti riportiamo quello di Tatiana Barone, connazionale coetanea della vittima:
"Qui in UK da giorni si parla della sparizione e, purtroppo, probabilmente morte di una ragazza mia coetanea. La ragazza stava camminando sola per tornare a casa, prima di sparire.
Molte ragazze inglesi stanno condividendo post dove si mostrano le difficoltà che, soprattutto di sera, noi donne possiamo incontrare.
Io ad esempio, ogni volta che dovevo cambiare casa a Londra, controllavo prima il tasso di criminalità dei quartieri, se fosse una zona familiare e tranquilla o meno.
Vivo in una zona tranquilla, senza pub e locali. Magari la sera non c'è molto da fare e "vivo in mezzo al nulla" come mi hanno scherzosamente detto, ma almeno fino a ora non ho mai rischiato brutti incontri.
Non sono mai andata in determinati luoghi di Londra, né mai ci andrò proprio per paura. E già il fatto che la paura mi impedisca di fare qualcosa mi fa roteare gli zebedei.
Se la sera devo andare da qualche parte, mi porto sempre un cambio dietro: non salgo mai sui mezzi con tacchi, vestiti/gonne e tolgo sempre tutti i gioielli. Se mi sento particolarmente stanca, chiamo un taxi.
In tutti questi anni passati a vivere da sola, a viaggiare da sola, ho imparato a essere prudente a volte al limite della paranoia.
E vi dirò una cosa: è stancante.
È stancante dover pagare di più per vivere perché devi cercare un posto dove non succeda nulla.
È stancante doversi cambiare nei bagni dei ristoranti/locali per rimettersi jeans e scarpe da tennis per tornare a casa.
È stancante doversi sempre portare un cambio dietro.
È stancante non poter andare in alcuni posti perché pericolosi.
È stancante avere attacchi di panico perché sotto casa non si riesce a prendere le chiavi dalla borsa al primo colpo.
Quindi, visto che gli uomini "sono figli delle donne ma non sono come noi", senza accusare, senza puntare il dito e fare di tutta l'erba un fascio, una semplice domanda: Uomini, diteci, dove abbiamo sbagliato con voi?"
-
Scritto da Dora Bortoluzzi,13 Marzo 2021