Skip to main content

Regno Unito: riconosciuto lo smog come causa del decesso di una bambina di 9 anni

Pubblicato/aggiornato: 16 Dicembre 2020

A distanza di anni dalla morte di Ella Kissi-Debrah, una bambina di 9 anni, con una sentenza storica nel Regno Unito è stato riconosciuto lo smog come causa del decesso.

La bambina soffriva d'asma e nell'arco di 3 anni era stata ricoverata per ben 27 volte, ma l'ultimo grave attacco d'asma le è stato fatale e nel 2013 è deceduta.

I genitori hanno dichiarato agli inquirenti di non essere mai stati informati dei pericoli  rappresentati dall'inquinamento per la salute della figlia. 

Il medico legale, il professor Stephen Holgate,  ha affermato che l'inquinamento ambientale ha contribuito concretamente alla morte della piccola e dopo due settimane di udienze il magistrato inquirente Philip Barlow ha affermato: "sono giunto alla conclusione che Ella morì di asma", ma che a questo esito "contribui' un'esposizione eccessiva all'inquinamento dell'aria".

Fra le cause del decesso il coroner ha formalmente elencato "uno scompenso respiratorio acuto; una forma severa di asma; l'esposizione all'inquinamento".

La madre e due fratelli di Ella hanno assistito alla lettura del verdetto ed i loro avvocati hanno dichiarato che  l'inserimento nel certificato di morte dell'inquinamento ambientale come concausa del decesso sia senza precedenti nella storia della giurisprudenza, forse addirittura a livello mondiale.

  • Scritto da Dora Bortoluzzi,
    16 Dicembre 2020